domenica 15 aprile 2018

Festa del libro - Enna


Sabrina Giarratana, Teresa Porcella, Luigi Dal Cin e altri amici scrittori alla festa del libro di Enna appena conclusa. Prossimo appuntamento: Zafferana Etnea!

mercoledì 4 aprile 2018

Oggi, 50 anni fa…



 Il 4 aprile 1968 veniva assassinato a Memphis Martin Luther King che aveva scelto la nonviolenza di Gandhi come strumento di lotta per i diritti civili degli afroamericani e di tutti gli oppressi e discriminati.
Forse non facciamo fatica ad accogliere con piena convinzione il messaggio di Martin, tuttavia abbiamo l’obbligo di chiederci se i suoi “sogni”, espressi nel celebre discorso di Washington nel 1963 e in mille altre occasioni, siano stati davvero raggiunti o c’è ancora tanta strada da percorrere per l’umanità.

 
Nel mio piccolo, ho voluto dedicargli un romanzo perché anche i giovani non dimentichino un uomo così straordinario e si rendano pienamente conto che tanto, troppo c’è ancora da fare in questo mondo pieno di contraddizioni, violenza, dolore.
 

Da “Il sogno di Martin” (finalista al premio Bancarellino 2018)

Avevo un sogno. Di certo non una fantasia irragionevole o uno di quei voli impossibili che spesso il sonno ci regala, facendoci librare leggeri nell’aria o sprofondare negli abissi oceanici. Io l’ho vissuto come pensiero concreto, come obiettivo raggiungibile, come strada da percorrere e da condividere verso una meta: la fratellanza nella pace.
Evidentemente per qualcuno era troppo, un’assurda pretesa, una presuntuosa richiesta; per qualcun altro solo una bella e irrealizzabile illusione.
E allora hanno pensato che esistesse solo un modo per mettere a tacere la speranza che quel sogno aveva suscitato: sopprimerlo insieme al suo ideatore. Lo avevo previsto, era nell’ordine delle cose di quei tempi.
Non posso dare torto a chi pensa che non ci sia nulla di più drammatico della morte; eppure sorrido ancora al pensiero che qualcuno creda veramente che si possa uccidere un sogno.
Passano i secoli e tutto ciò che è materiale, uomini e cose, è destinato a scomparire o a lasciare uno sbiadito ricordo di sé. Infine, la polvere dell’oblio si stenderà come un pietoso velo su ciò che è corruttibile e materiale.
Ma un sogno è insopprimibile, la speranza invincibile, e l’idea di pace non potrà morire perché io so che ci sarà sempre qualcuno che continuerà a sognare.